venerdì 22 luglio 2011

Rimedi per l'oidio

Le mie piante di zucchino chiedono aiuto e per questo ho pensato di mettervi al corrente di quello che è successo. E' lui, è arrivato: l'oidio!

L’oidio, conosciuta anche come mal bianco, è una malattia generata da un fungo che forma un feltro biancastro di aspetto pulverulento. Colpisce le parti aeree della pianta (foglie, germogli e frutti) che arrestano la crescita, decolorano e si ricoprono di muffa. E' una malattia che interessa sia le piante ortive che quelle ornamentali. Pensate che in alcuni vigneti le rose sono utilizzate come piante spia, perchè manifestano i sintomi prima della vite, indicando quindi la necessità di intervenire per evitare che si diffonda la malattia in maniera irrimediabile. Una pianta ammalata infatti può essere recuperata solo eliminando le parti infette e trattando quelle sane. Se l’infezione è troppo avanzata, non esiste altro rimedio che sradicare la pianta e smaltirla lontano dall’orto per evitare che le spore si disperdano sul terreno. Bisogna quindi prevenirla!

L'insorgenza della malattia è favorita da scarsa ventilazione ed elevata umidità.

PREVENZIONE

  1. Favorire la circolazione dell'aria tra le piante distanziandole in maniera adeguata.
  2. Eliminare tutte le foglie basali evitando che entrino a contatto con il terreno (è il caso ad esempio di pomodori, peperoni, melanzane)
  3. Eliminare le foglie nelle piante "troppo generose" in vegetazione per favorire la circolazione dell'aria all'interno della chioma
  4. Irrigare evitando di far permanere l'acqua tutta la notte sulle foglie, previlegiando tipologie di irrigazione a goccia o per scorrimento. Altrimenti irrigare molto presto al mattino.
  5. Sostenere con canne o reti gli ortaggi più alti


CURA

Prodotti a base di zolfo (ammessi anche in agricoltura biologica), con più applicazioni nel corso del ciclo produttivo della pianta. Bisogna ricordare che lo zolfo agisce per contatto, ciò significa che risulta molto importante distribuire in maniera uniforme su tutta la superficie da proteggere, dopo aver eliminato le parti infette. Attenzione alle temperature! Al di sopra dei 30°C può essere tossico per la pianta e creare delle bruciature.

Quando la malattia è nelle fasi iniziali e soprattutto negli orti casalinghi, con un numero limitato di piante, si può agire con altri metodi (è il mio caso):

Bicarbonato: un cucchiaio abbondante di bicarbonato disciolto in 1,5 - 2 litri di acqua

Aceto: un cucchiaio abbondante di aceto in 1-1.5 litri di acqua

Acqua ossigenata: spruzzare senza diluizione su piante già cresciute e che non siano state appena trapiantate.

Latte: diluire 1 parte di latte in 2 di acqua, spruzzare ogni 3-4 giorni. Il latte modificando il pH della superficie, ostacola l’adesione del fungo alla pianta.





6 commenti:

Vivaio Girasole ha detto...

Articolo molto interessante e istruttivo sull'oidio!

Anonimo ha detto...

grazie, articolo molto utile e ben scritto!

Unknown ha detto...

Buon giorno,
Si parla tanto di VERTICAL FARM o Agricoltura Verticale ma, forse la soluzione è più "terra terra" ed è Made in Italy dal 2006:
Un nuovo tipo di AGRICOLTURA senza OGM: sana, redditizia, è POSSIBILE ! con il Brevetto industriale n° 1372755 dal titolo “Meccanismo/serra a ruote panoramiche ”.La finalità del congegno è di affiancare un nuovo tipo di agricoltura a quella tradizionale a sviluppo planimetrico: si sviluppa in verticale. E’ una struttura meccanica coperta a forma di girarrosto/bobina. E’ fatta di vetroresina (vascone, colonne, pulegge, vasche, serbatoio, copertura) mentre le parti metalliche sono d’acciaio inox. E’ attivata dalla sola forza di gravità, soggetta a rotazione, con esposizione temporale delle colture alla luce del sole ed una migliore, naturale aereazione. Tra le pulegge della bobina sono inserite e longitudinalmente a esse agganciate n° 24 vasche ove l’humus, sempre adatto al tipo di coltura che si vuole praticare, è preparato “industrialmente”, con i sali minerali e i concimi giusti ed è riciclabile. Ne può fare ampio uso il vivaista ed è ideale per coltivarci tutti i tipi di verdura, fiori, piante aromatiche, fragole, ecc. Le dimensioni reali sono di ca. cinque metri di larghezza, profondità e altezza (fuori dal terreno) ma, se realizzata in scala ridotta (con piccole modifiche) può collocarsi su terrazzi e balconi, dando libero sfogo ai “contadini della domenica”. Triplica la superficie coltivabile perché sfrutta lo spazio aereo. Riduce dell’80% il fabbisogno d’acqua poiché mirata alle sole piantine e quella in eccesso viene recuperata . Consente agli addetti di lavorare da fermi e all’asciutto, evitando loro stancanti camminate nel fango e inutili piegamenti. Le colture sono protette dalle intemperie. Per saperne di più, contattare il Sig. Luciano Sansone al 388 7983413 che vi fornirà la documentazione riguardante il funzionamento, completa di particolari costruttivi.

Unknown ha detto...

Grazie per le dritte!!!
Le mie amatissime zucchine sul terrazzo ringraziano!!!
Complimenti per il Blog.
Gabriella

Anonimo ha detto...

i macerati di equiseto lo fanno andar via come l'aglio e le cipolle

Anonimo ha detto...

Il bicarbonato e l'aceto vanno spruzzati o servono per irrigare?